martedì 20 dicembre 2016




  FINISCE L'AUTUNNO....



    UN ALBERO IL CUI TRONCO SI PUO’ A MALA PENA ABBRACCIARE NASCE DA UN                                                 MINUSCOLO GERMOGLIO
    UNA TORRE ALTA NOVE PIANI INIZIA CON UN MUCCHIETTO DI TERRA
    UN LUNGO VIAGGIO DI MILLE MIGLIA SI COMINCIA COL MUOVER UN PASSO
                                                                 LAO TSE

         Beh....da me sono iniziati i lavori e non è proprio un mucchietto di terra, ma non sarà                                              nemmeno una torre alta nove piani!


....questo autunno mi ha portato anche un trasloco

dalla casa di Milano che abbiamo lasciato, i miei figli ed io, con fatica fisica e dell'anima....non finiva più, ma dal cambiamento nascono sempre nuove cose!



In treno in Alto Adige per il mio compleanno!


                            L'autunno poi mi ha portato magici colori vicino a casa.....



e anche cose aggiro, come dicono in Maremma, piuttosto bizzarre....




Ma per me la magia rimane nel semplice e nel silenzio.



 Ecco le mie etichette preferite, ovviamente con volpi e vacche maremmane!




Questo autunno, sentiero facendo, ho anche "raccolto" due messaggi importanti:

EAT LESS, EAT BETTER & FOOD FOR ALL

e
REDUCE, RECYCLE & RE-USE

buon inverno!!!!!

domenica 2 ottobre 2016

                         


                                MOSCHE, LENTEZZA E SILENZIO….

giardino Bardini a Firenze
         Apparentemente non esiste nessun collegamento tra le tre cose. 
  
       


Le mosche viaggiano piuttosto veloci soprattutto quando le voglio acchiappare con la paletta da tipica “sciura Pina”. Questa estate è stata piena di mosche da quelle dell’olivo ai tafani, ma per di più, dalla fine di agosto, ho una moschina che gira nel mio occhio. Un foro nella retina mi ha portato così alla lentezza. La vita mi ha chiesto nel passato di diventare una donna forte e adesso il mio corpo mi domanda di essere una donna fragile….mah? In questo mese comunque ho seguito con scrupolo i consigli dell’oculista. Non ho sollevato pesi, non mi sono chinata, ho fatto un numero innumerevole di flessioni e ho vissuto considerando con attenzione ogni movimento che facevo. Devo dire che è stata una grande lezione che spero sia penetrata nel mio profondo per un diverso approccio al mio quotidiano.

sculture di Gomley a Forte Belvedere a Firenze

“Ma signora, la televisione è considerata un bene primario!” Ecco quello che mi sento dire al telefono da una incaricata del servizio Enel alla quale cerco di spiegare che io non possiedo nessuna televisione in nessuna mia casa, tanto meno dove risiedo. Non ho parole, ma è proprio così la televisione (e anche tutti gli I, Smart Phone e compagnia bella) è diventata qualche cosa di assolutamente indispensabile alla nostra sopravvivenza. La maggior parte delle persone vive in simbiosi con uno schermo, mentre io ho da sempre di meglio da fare e soprattutto non voglio diventare schiava di questa bulimia di immagini, di notizie più o meno veritiere e di rumore.

Non ho più una casa a Milano e mi rendo conto che prima ero di certo privilegiata abitando in un appartamento silenziosissimo affacciato su due cortili gemelli con due belle magnolie. Scopro, ospitata da un’amica, che il rumore del traffico può non farti dormire. Per me, che mi addormento al canto dei grilli e al richiamo delle civette, il silenzio è un bene primario. Max Picard, medico e filosofo svizzero, vissuto nella prima metà del secolo scorso, sostiene che la perdita del silenzio è il fenomeno più deleterio per il benessere dell’uomo…insieme alla perdita del tempo. Dice: “Chi non si prende tempo è preda del tempo e soffoca il pensiero.” …..e l’anima!!! dico io.

Piombino

domenica 31 luglio 2016

                     

                           W  LE  CICALE!

Anche se di solito mi agito come una formica, il caldo è un grande alleato della pigrizia; la terra qui è riarsa e non piove sul serio da mesi, a parte qualche raro temporale, oramai persino gli olivi hanno sete!
…ho la fortuna, almeno io la considero tale, di vivere nel nulla o meglio nel tutto. Da queste parti i cartelloni pubblicitari sono inesistenti e non guardo la televisione dai tempi di Topo Gigio e di Calimero (quarantacinque anni or sono più o meno). A questo proposito leggo nel libro di Terzani LETTERE CONTRO LA GUERRA: ”…la pubblicità ha preso il posto della letteratura e l’unico modo di resistere è ostinarsi a pensare con la propria testa e a sentire con il proprio cuore…” 


Qui esiste uno scarsissimo inquinamento luminoso, quindi anche da quel punto di vista posso godere delle stelle e delle lucciole durante l’estate; ho appeso qua e là solo qualche ghirlanda di lucine, caricate con  pannellini solari, che attira la curiosità di civette e assioli durante la notte.

Ma anche in un luogo così immerso nella natura, purtroppo alcuni non esitano a spargere veleni in vigneti, orti e oliveti! Non sono solo grezzi e ignoranti agricoltori, ma spesso sono ricchi industriali in buen retiro, diventati di recente agricoltori, perché forse fa chic produrre olio, oppure si tratta di  stranieri alternativi, ex-ecologisti da giovani, che si sono insediati tanti anni fa in Toscana. Questi ultimi sostengono che fare olio e venderlo poi in Svizzera o in Germania è la loro fonte di reddito, alla quale non possono rinunciare e insistono a spargere diserbanti, fertilizzanti, insetticida a gogò.
Finche pensiamo solo in termini di risultati economici, senza rispetto per la terra, senza considerare prima di tutto i valori che portano un profondo benessere all’uomo, non riusciremo ad uscirne!


Da un po’ di tempo a questa parte, sto cercando di cancellare il concetto di peccato per aumentare sempre più il senso di responsabilità nei confronti di tutto ciò che ha vita. Dovrebbe essere oramai evidente che  non è con la violenza che si combatte la violenza e Terzani, di nuovo, si esprime dicendo: “L’uomo che dimentica di avere una coscienza, non ha più chiaro qual è il suo ruolo nell’universo e diventa il più distruttivo degli esseri viventi inquinando, uccidendo e usando varie forme di violenza contro i suoi simili. La non violenza è la sola via per salvarci e questo è il momento di uscire allo scoperto e di impegnarsi per i valori in cui uno crede!”

Trovo che sempre più spesso non ci sia cura, intesa come rispetto, per gli alberi e per l’ambiente e si passa dall’abbandono del territorio all’aggressione, con varie modalità, della terra.

Uno dei tanti controsensi di questi ultimi tempi è il rapido diffondersi della moda vegana e vegetariana. Sono assolutamente convinta che si debba ridurre al minimo il consumo di carne e, quando sono davanti al banco della macelleria, la maggior parte delle volte non metto nulla nel cestino perché mi chiedo come sarà stato ucciso chi è finito lì? Nella mia mente si insinuano una serie di dubbi etici e dietetici su tossine della paura, antibiotici, ormoni, consumismo e sofferenza inflitta ad altri esseri viventi. 
Rimango però onnivora perché indosso scarpe di cuoio, propino a gatti e  cane i croccantini e anche perché, lo ammetto, mi piace da pazzi uno spuntino con una fettina di speck, cetriolini, cipolline e birra…..coerenza innanzi a tutto. Il mio cane Pinto non ha dubbi!


Dopo anni in cui sono “vissuta” di fotografia, trovo che oggi si fotografa tutto e troppo. Ci si fotografa in ogni momento e mi sembra proprio patologico comunicare con amici e parenti attraverso immagini inutili, spesso volgari o senza rispetto:  un gelato, il bambino che fa pipì, un morto in autostrada. Il nostro rischia di diventare un mondo triste di voyeur alla caccia di protagonismo che devono condividere qualche cosa a tutti i costi , altrimenti si sentono soli con loro stessi.

 Ah,....ho scoperto di recente che esistono anche strani oggetti rumorosi e poco romantici. Compaiono all’improvviso nel bel mezzo di una festa, sono droni, mi è stato detto perché si deve fotografare e filmare TUTTO, anche dall’alto, mah de gustibus!!!!!?????

lunedì 2 maggio 2016






         WHEN WORDS BECOME UNCLEAR, I SHALL FOCUS WITH PHOTOGRAPHS.
      WHEN IMAGES BECOME INADEQUATE, I SHALL BE CONTENT WITH SILENCE...

           Lo dice Ansel Adams fotografo americano del secolo scorso, famoso per i suoi ritratti di                                                                            persone e di alberi.



Ho deciso di terminare il 20 aprile la potatura dei miei olivi e bruciando le frasche si forma una nebbiolina suggestiva....



..... ci sarebbe ancora un sacco da fare ma 350 olivi sono tantissimi per una donna che lavora con passione sempre più cucina e nella manutenzione di giardini, ma anche facendo le pulizie quando capita. Devo dire che mi piace arrivare in una casa e mettere in ordine in modo neutro  senza entrare nel merito dello styling locale;  quello però che mi coinvolge e spesso mi sconvolge è l'intimità con i padroni di casa alla quale sono costretta. Scopro molto spreco e moltissimo malessere e questo mi toglie energia al contrario di quando torno dal lavoro nei giardini, stanca ma carica!!
Ritornando ai miei bellissimi alberi, per fortuna c'è Sacha un angelo russo che lavora dalla mia vicina che viene qualche ora ad aiutarmi con la motosega da potatura.

Si guarda sempre a quello che manca anziché vedere quello che è stato fatto, ma sto imparando a concedermi ogni tanto un giorno di prigroneggio come fanno quei saggi di Tobi e Lino.

A questo proposito ecco ciò che pensa John Ruskin, scrittore e pittore inglese dell'epoca vittoriana:

"Il miglior riconoscimento per la fatica fatta non è ciò che se ne ricava ma ciò che si diventa grazie ad essa!" 




Non è sempre facile anzi non lo è quasi mai!




Purtroppo da queste parti per creare nuove vigne si espiantano alberi secolari di queste dimensioni che vengono poi venduti a caro prezzo per luoghi del tutto inadeguati a loro dove quasi sempre nel giro di un paio di anni trovano la morte. Spero di poter continuare a proteggere il fazzoletto di terra che mi è stato affidato.

Per giorni e mesi ho cercato un libro, praticamente estinto, di Ernst Schumacher un lungimirante economista filosofo del secolo scorso. Per fortuna è arrivato IN PRESTITO dal mio amico Paolo.
E' sicuramente un po' slow ma interessantissimo per la sua visione economica basata su semplicità e non violenza, sempre più attuale.

"Dal punto di vista economico il concetto di saggezza nasce dalla stabilità e non si può trovare soddisfazione umana se non si riducono i falsi bisogni, i consumi e l'utilizzo eccessivo di macchinari."

"Avidità e invidia distruggono intelligenza, felicità, serenità e pacifica convivenza del genere umano. Ci inducono a credere che un uomo che consuma di più sta meglio di uno che consuma di meno, mentre dovrebbe esserci il massimo benessere con il minimo consumo."


lunedì 29 febbraio 2016




    FERMARSI  per RIFLETTERE e VIVERE
     "La mia vita è il mio messaggio." Gandhi 

Sono scivolata in una nuova dimensione che mi piace ma mi stupisce profondamente perché finora non è stata la mia e  questa volta è capitato senza muovermi anzi stando proprio ferma! 

Non ho che da ringraziare la bronchite, il maltempo e forse anche Terzani che tra le altre cose nel suo libro Un altro giro di giostra dice: 
"....alla fine tutto va messo alla prova: le idee, i propositi, quel che si crede di aver capito e i progressi che si pensa di aver fatto. E il banco di questa prova è uno solo: la propria vita!"

"La soluzione è dentro di noi (mi ricorda Krishnamurti), bisogna resistere alle tentazioni del benessere, alla felicità impacchettata e rivedere le priorità, riflettere, cambiare prospettiva e cambiare vita!" 

"Vivere più naturalmente, desiderare di meno e amare di più."

"Il passato è stato e niente mai ci succede per caso............"

Ho iniziato a pulire la mia oliveta e brucio il secco, il fumo crea una magica atmosfera tra le piante.....



Mi piacciono sempre più le cose speciali, quelle che passano inosservate alla maggior parte perché sono poco appariscenti.....







Mi affascinano tanto un vecchissimo glicine,  quanto la minuscola chiesa della Madonna della Cittadella nella piazza del Museo Archeologico di Piombino, 



ma anche una forma spontanea di land art o tributo alla terra.




E soprattutto mi piace molto la biodiversità del vallone dove mi trovo!



GRAZIE !

lunedì 8 febbraio 2016

anno 2016





                     Mirto e Ramerino

                   ....perché da queste parti il rosmarino si chiama proprio ramerino!

              Oggi è una giornata davvero brillante, questa notte finalmente si è alzato il vento portando un leggero abbassamento della temperatura e due gocce di pioggia dopo alcuni giorni esageratamente caldi e nebbiosi per essere alla fine di gennaio, abbiamo toccato anche i 27°C! Oramai annuso l'aria ma l'odore di terra bagnata è sempre più raro.
              E' passato parecchio tempo dall'ultimo post e devo confessare che scrivere mi  manca, a volte metto delle parole sparse in qualche quaderno segreto ma non è la stessa cosa e non è per me abbastanza. Un tempo ero abituata a scrivere libri e articoli con una certa regolarità, quasi sempre sotto adrenalina alle porte della data di consegna, ma sembra che oramai i libri abbiano poco posto nel progetto consumistico a meno che siano collegati a questo.
              Ho deciso con l'anno nuovo di diminuire le critiche nei confronti del cosiddetto sistema, dando più voce alle proposte positive e concrete e all'esempio di chi vive con coerenza, altrimenti mi sembra che qui ci si auto-affondi..... A questo proposito dieci giorni fa nel piccolo teatro di Guardistallo mi sono raffreddata, non solo nel fisico, ma anche nel profondo dell'anima. Se il locale non era riscaldato, la proiezione del documentario in programma quella sera era ugualmente raggelante; un ritratto troppo cinico della nostra società senza alcuna speranza. Ho capito che comunicare così non serve anzi è dannoso perché deprimi e scoraggi, e ottieni una risposta-giustificazione del tipo "tanto non c'è nulla da fare", ma così facendo in qualche modo ti sottometti alla inesorabile del futuro proposto dalla società dei consumi. 
              Approfitto di qualche giorno di riposo forzato per una bronchite e cerco di trasformarlo in un momento prezioso che altrimenti raramente riesco a offrirmi senza cadere vittima dei sensi di colpa.
              Mi sto ambientando in questo pianeta nuovo, in questa terra bellissima, aspra e dolce e sto imparando come gira da queste parti...."boia deh"!  Strada facendo ho elaborato un programma di percorsi per Viaggiatori Botanici tra alberi patriarca, vigne e oliveti antichi, orti botanici e giardini privati, ho seguito un corso di degustazione del vino, ho scritto il mio primo romanzo, che per il momento non ha ancora trovato il suo editore, ho esperimentato il lavoro interessante ma impegnativo nella cucina di un ristorante, sono riuscita a produrre grazie alle mie api 25 vasetti di miele e grazie ai miei olivi 260 litri di olio!
              All'inizio di dicembre sono stata in barca a vela con dei nuovi amici a Capraia, dove in porto siamo stati accolti quattro delfini. E' un isola bellissima che ho davanti al naso tutti i giorni, o meglio solo quando c'è l'aria tersa, e che da ex-capraia mi sentivo in dovere di visitare!!! Come velista sono un disastro! Dopo vent'anni che non mettevo piede in barca non mi ricordavo proprio nulla anzi avevo pure mal di mare......ma mi riprometto questa primavera, grazie a Giorgio, di rispolverare almeno la terminologia!



Si respira un aria speciale forse comune a tutte le isole di piccole dimensioni e i numerosi cartelli IN VENDITA mi tentano parecchio..... forse è li che si trova la tranquillità?
                     Il mio lavoro extra-agricolo è sempre più precario e variegato, è tutto da inventare. Ci vuole una buona dose di resilienza nell'affrontare il quotidiano e a volte mi rendo conto di non apprezzare a sufficienza quello che ho ORA e QUI perché si insinuano sottili, ridicoli sensi di colpa per scelte azzardate che appartengono al passato e comunque che mi hanno condotto al punto in cui sono felicemente approdata.
Forse fare quello che si può al meglio possibile per ognuno di noi dovrebbe bastare?  E si dovrebbe accettare anche che il nostro meglio può essere lontano dal meglio in assoluto? 



Ma quale è il meglio e quale è l'unità di misura che lo definisce? Deve senza dubbio tenere conto di origini, cultura, educazione, senso estetico, capacità fisiche e possibilità economiche ma diciamo che ognuno di noi dovrebbe almeno arrivare a capire dove sta meglio, con chi e con cosa si sente meglio e cosa può fare di meglio per migliorare la sua situazione.

          Tra le cose pensate all'inizio dell'anno proprio per stare meglio ho deciso di vendere, non solo la mia confortevole casa delle Piane, sopra il paesino di Rassa
dove ho vissuto per sette anni, ma anche l'alpeggio della Selvaccia. 
Questo è un posto magico a 1700 m con vista sul Monte Rosa che mi piace moltissimo per i suoi orizzonti vasti, per i suoi pascoli che da verde intenso si tingono di oro durante l'autunno e per il nulla (o il tutto) intorno.....
Vivo in Maremma troppo lontana e sono troppo impegnata nei molteplici lavori intrapresi per passione o per necessità economiche per poter godere anche solo saltuariamente di questo luogo speciale.


Piane 1200 m
Sarebbe bello tenere un rifugio segreto tra le nevi, ma in questo momento non posso permettermelo e non so dove e con chi i miei figli si stabiliranno...e soprattutto credo che persone, animali, piante e cose debbano essere curate, possedere per possedere non ha alcun senso. Devo concentrarmi nel mio ORA e QUI!
Spero che le mie case con questa pagina del Sentiero delle Volpi possano con il passa-parola trovare un nuovo proprietario armato dello stesso entusiasmo di quando le ho acquistate io.......................  
Selvaccia


Selvaccia 1700 m