giovedì 2 gennaio 2014




armonia per il 2014, cibo e marmotte…..


Sul dizionario leggo sotto la voce armonia: consonanza di voci, strumenti e suoni-accordo di più elementi-proporzione-unione di sentimenti e di idee




Ecco un elenco di buoni propositi trovato sul  blog di Wabi Sabi al quale aggiungerei buon equilibrio, è una questione di sfumature!




Dunque iniziamo l’anno riducendo gli sprechi!
Secondo i dati riportati da  Eva Alessi, responsabile dei progetti di Sostenibilità del WWF Italia, in un intervista pubblicata sul numero di ottobre 2013 della rivista dell’associazione ambientalista, mentre nel mondo un miliardo di persone muore di fame e un miliardo muore per patologie legate all’obesità e alla cattiva alimentazione, un terzo della produzione alimentare è destinato agli animali da allevamento e solo in Italia dal campo alla tavola si sprecano ogni anno qualche cosa come 20 milioni di tonnellate di cibo.
Visto che in Europa si stima uno spreco di cibo annuo pari a 179 chilogrammi pro capite, forse è il caso di comprare meno e puntare sulla qualità che significa anche sprecare meno….




E’ stato lanciata dalla FAO e dall’ UNEP (United Nation Environmental Program) la campagna Think Eat Save (www.thinkeatsave.org) che intende sensibilizzare e orientare il nostro comportamento nei confronti di agricoltura e alimentazione rendendoci maggiormente consapevoli.


A proposito di questo,  proprio perché bisogna pensare prima di mangiare ed essere il più possibile coerenti riporto ciò che  mi è capitato prima di Natale!!!
In occasione del Terra Madre Day ricevo un invito ad una cena di degustazione a base di camoscio e marmotta organizzato dal delegato locale di Slow Food…..
Premetto che non intendo intraprendere una battaglia animalista a favore delle marmotte,  ma si tratta di una specie protetta dalla legge italiana e pertanto da noi è vietata la caccia. Faccio presente la cosa al delegato e mi sento rispondere che si tratta di carne proveniente dalla Svizzera….Ah, carne surgelata che proviene dall’estero per un menù etico e locale!? Noo, si tratta di carne fresca è la sua risposta. Ma non è così  la legge venatoria elvetica prevede la caccia di selezione alla marmotta da metà agosto a fine settembre e questi animali, lo sanno anche i bambini, entrano in letargo a ottobre e noi siamo in dicembre…”sei una rompiscatole arrivista” mi sento rispondere! Non ho parole, penso solo che la marmotta stufata debba semmai rimanere relegata all’interno di cene segrete in qualche eremo montano dove bracconaggio e retaggi di fame del passato vanno insieme, ma che non possa finire in una cena con marchio Slow Food!!
Siamo in Italia dove si chiude sempre un occhio, ma io non posso fare finta di nulla…Tra l’altro nemmeno a farlo apposta mi capita di leggere proprio in questi giorni su un vecchio numero di Terra Nuova (maggio 2013) portato da un’amica un articolo di Claudia Benatti con un intervista a Roberto Burdese  presidente per l’Italia di Slow Food, nel quale si parla per l’appunto di coerenza e di relazioni pericolose che riguardano il movimento che promuove il cibo buono, giusto e pulito.


Senza diminuire il rispetto e l’ammirazione per Slow Food e senza nulla togliere allo spirito coinvolgente di Carlo Petrini penso che dovrebbe esserci maggiore attenzione nell’esporre questo marchio e non si dovrebbe solo pensare a far numero e cassa! Meno ma meglio e                                                                          
                                   BUON 2014!





1 commento:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina