martedì 19 febbraio 2013




Ah, deviazione del pensiero verso un altarino, quello che viene chiamato “edicola”. Sì ho un vero debole per gli altarini e ci sono ovunque mi capiti di andare da Borgio Verezzi all’India e ovviamente ce ne sono alcuni anche a casa mia.


L’altarino è un punto sacro, piccolo dove si raccolgono cose speciali per noi; possono essere santi, minuscoli oggetti, piume o ricordi. Ma ritorniamo a ora e qui, che per Jiddu Krishnamurti, grande filosofo indiano del secolo scorso che ho avuto la fortuna di leggere, ascoltare e anche di incontrare, costituisce la unica, vera meditazione!


Visto che dove abito non è luogo adatto al basilico in generale e tanto meno nel mese di febbraio, non mi resta che concentrarmi su piatti invernali a base di zucca, di verza e cioccolata, create da mio figlio chef per il libro “Superpiccanteo su marmellate di limoni e mele.

Ingredienti x quattro: 
1 kg di zucca pulita
35 gr zenzero fresco
2 scalogni
2 patate 
sale, pepe e olio extra vergine di oliva q. b.
peperoncino in polvere q. b.
½ kg di pane casareccio
Dopo aver eliminato buccia e parte interna spugnosa, tagliate la zucca e fate le patate a pezzetti, dopo averle pelate. Unite il tutto agli scalogni che avete affettato sottili e rosolate in una pentola con un filo di olio per qualche minuto. Aggiungete 2 dl di acqua, salate e lasciate cuocere con il coperchio per una ventina di minuti a fuoco lento. Una volta ben cotto il tutto, passatelo con il mixer o mini pimer dopo aver aggiunto pepe, olio e zenzero grattugiato. Se la vellutata risulta troppo densa, basta aggiungere un pochino di acqua. Nel frattempo tagliate il pane a cubetti e fatelo saltare in una padella antiaderente con pochissimo olio, togliete dal fuoco i crostini e spolverateli con un cucchiaino da caffè di peperoncino. 


Pollo al peperoncino con verza e yougurt
Ingredienti x quattro:
4 petti di pollo
3 cipollotti
1 verza
farina q. b.
2 cucchiai di coriandolo in polvere
5 cucchiai di tamari
2 cucchiai di peperoncino in polvere
1 cucchiaio di miele
burro q. b.
sale e olio extra vergine di oliva q. b.
Ingredienti x salsa:
170 gr di yoghurt greco
1 spicchio di aglio
erba cipollina q. b.
Tagliate a listarelle longitudinali la carne, impanatele nella farina e sistematele in una padella dove avete rosolato a fuoco basso il miele con il burro. Fate saltare il pollo a fiamma viva per due minuti e, prima di spegnere, aggiungete i cipollotti tagliati a rondelle, tamari, peperoncino e coriandolo. Nel frattempo sbollentate per due minuti alcune foglie di verza e una volta raffreddate, tagliatele anche loro a listarelle e passatele in padella con olio e sale. A questo punto preparate la salsa sbattendo con una frusta lo yoghurt con l’aglio pressato e l’erba cipollina tagliata finemente. 

Ingredienti:
150 gr di cioccolato fondente
110 gr di burro
70 gr di zucchero a velo vanigliato
80 gr di zucchero
85 gr di farina bianca 00
3 uova
50 gr di noci
sale q. b.
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato e il burro, mescolando di tanto in tanto. In una ciotola mescolate i rossi d’uovo con  zucchero, farina, sale e per ultimo incorporate gli albumi montati a neve. Quando l’impasto risulta ben cremoso, aggiungete il cioccolato sciolto nel burro. Inserite anche le noci spezzettate e il peperonciono e mettete in forno a 180°  in piccoli stampi per 30 minuti circa.

Ingredienti per 5 o 6 vasetti:
4 mele
3 limoni non trattati
600 gr di zucchero di canna
 ½  stecca di vaniglia
Sbucciate le mele, privatele del torsolo, tagliatele a tocchi e mettetele in una pentola con il fondo spesso insieme alla scorza dei limoni provenienti da agricoltura biologica, solo la parte gialla, tagliata a striscioline sottili, al succo dei limoni e alla vaniglia. Portate lentamente a ebollizione e a questo punto aggiungete lo zucchero e fate bollire per circa 30 minuti a fuoco vivo, mescolando spesso.
Nel frattempo fate bollire i vasetti di vetro, controllando, nel caso non siano nuovi, l’integrità dei tappi, asciugateli, versatevi la marmellata ancora calda e chiudeteli subito. 
Io ho l’abitudine di tenere i barattoli appena chiusi a testa in giù fino a quando si sono completamente raffreddati,  anche se la maggior parte delle ricette consiglia di chiuderli solo quando il contenuto si è raffreddato e di procedere alla sterilizzazione poi, immergendo completamente i vasetti nell’acqua fredda e lasciarli sobbollire per un quarto d’ora. A ognuno la sua via.


“Per vivere meglio-dice André Gorz, filosofo francese del secolo scorso, fondatore dell’ecologia politica- si tratta di produrre e consumare diversamente, di fare meglio e di più con meno, eliminando le fonti di spreco e aumentando la durata dei prodotti.”
A proposito di decrescita, che io sostengo nel modo più assoluto, non solo nella teoria ma sempre più nella mia vita pratica, sono interessanti per approfondire questo argomento: “Breve trattato sulla decrescita serena” di Serge Latouche e “Decrescita felice “ e “Meno e meglio” di Maurizio Pallante  oltre al sito www.decrescitafelice.it.

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