sabato 25 maggio 2013



Donne battagliere……




 Un blitz a Milano dalla sera alla mattina per incontrare alla Cascina Cuccagna, ho scoperto un luogo che non conoscevo molto attraente, Vandana Shiva la battagliera fisica indiana, che da più di trent’anni è in guerra con le multinazionali americane, prima fra tutte la Monsanto un gigantesca industria nella tecnologia agraria e sementiera, che invadono il mondo con OGM e prodotti chimici.
“Il ritorno non può essere considerato in termini puramente economici – sostiene Vandana Shiva –ma prima di tutto si devono porre benessere e salute per l’uomo e rispetto dell’ambiente. Il suolo è vita perché fornisce attraverso l’agricoltura il nostro cibo.”

Gli economisti purtroppo sono parecchio ottusi e rispondono con calcoli di PIL, sostenendo che ancora oggi il 75%  della Terra non è sfruttato, quindi sfruttabile, quando in realtà questi tre quarti del suolo sono perfettamente usati da uomini considerati “primitivi” con  la raccolta e la piccola produzione agricola locale oltre che da innumerevoli specie animali. L’alterazione di questo delicato equilibrio incomincia ad essere davvero tangibile dal punto di vista climatico.
 Pur vivendo in Paesi cosidetti democratici, gli agricoltori non sono liberi di coltivare ciò che vogliono e sono soggetti a infinite pressioni e allettati da illusori sussidi che li inducono a trasformare le loro coltivazioni.

“In percentuale invece – dice la fisica indiana - una piccola azienda è molto più produttiva di una grande che lavora con monocoltura.”
A questo proposito è interessantissimo il sito www.seedfreedom.net per la salvaguardia della biodiversità dei semi che garantisce una produzione alimentare di qualità; si scopre infatti che anche il cibo buono è minacciato di estinzione proprio a causa di una scellerata strategia delle risorse.

Dal 1900 ad oggi, secondo One Planet Food www.oneplanetfood.info, il 75% della diversità genetica delle colture è andata persa, proprio a causa dell’adozione da parte degli agricoltori di varietà ad alto rendimento a discapito delle varietà locali. Per quanto riguarda l’allevamento dei cosidetti animali da reddito la situazione è ancora peggiore: il 30% delle razze domestiche rischia l’estinzione e vengono perse 6 razze ogni mese!

Riporto il decalogo di OPF:

Acquista prodotti locali
Mangia prodotti di stagione
Diminuisci (drasticamente dico io) il consumo di carne
Scegli i pesci giusti
Privilegia prodotti biologici
Riduci gli sprechi
Cerca di non acquistare prodotti imballati
Cerca di evitare cibi elaborati
Bevi l’acqua del rubinetto
Evita gli sprechi anche ai fornelli


Sognando i sapori di estate in questa gelida primavera......




Calamaro ripieno con Friariello

Ingredienti:
4 calamari medi
8 peperoncini friarielli
2 pomodori
1 zucchina
½ cavolfiore
2 cucchiai colmi di pinoli
14 cucchiai di pan grattato
2 arance
pepe rosa q b
pepe nero q b
sale q b
olio extravergine di oliva q b
miele q b


Pulite i calamari dalle interiora e dalla pelle, conservate invece i tentacoli. Tagliate i pomodori a dadini dopo aver eliminato i semi e l’acqua e fate a pezzetti anche le zucchine. Prendete un bel cavolfiore, tagliatelo a metà e utilizzate le estremità della testa, dividendole a piccoli pezzi. Con un filo d’olio saltate cavolo e zucchine in padella, a fuoco vivo, per qualche minuto. In una padella a parte tostate i pinoli e il pan grattato, mettete il tutto in una ciotola e mescolate per bene tutte le verdure. Aggiungete inoltre i peperoncini puliti e tagliuzzati finemente e condite con un filo di olio e un pizzico di sale. Farcite con questo composto il calamaro e successivamente adagiatelo, testa compresa, in una padella antiaderente ben calda. Fatelo abbrustolire come se avesse 4 lati da cuocere, basta circa un minuto per parte, finchè risulti ben dorato. Prima di servire, spennellate il calamaro di miele, leggermente riscaldato e aggiungete una presa di bacche di pepe rosa, una macinata di pepe nero, un pizzico di sale e un goccio di olio. Accompagnatelo con qualche spicchio di arancia fresco pelato.

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