giovedì 9 maggio 2013


Quando canta il mio gallo.......

Trascuro il blog perché le mie giornate iniziano sempre più presto cioè un po’ prima delle 6, appena dopo che canta il gallo.
In questa piovosa e freddina primavera sto creando un orto nuovo con un recinto nella tradizione alto atesina e la battaglia contro i sassi sembra non aver mai fine.  




Il rabarbaro cresce rigoglioso dopo il trapianto e ho seminato prezzemolo e insalatine varie in contenitori che ho ricoperto con reti anti tutto soprattutto gatti e lumache.




Stanno nascendo i capretti proprio in questi giorni un po’ in ritardo perchè di solito le mie capre partoriscono verso fine febbraio. Si può dire che in questi cinque anni da capraia abbia avuto diverse disavventure molto concentrate anche rispetto al numero dei capi: un vero “corso intensivo” al quale mancava il taglio cesareo dell’altro giorno!
Per fortuna sembra tutto bene sia per capra che capretto.

Alcune mie amiche si chiedono chi me lo faccia fare e io rispondo che le grandi passioni non sono razionali. Se uno si trova a Capo Horn in barca a vela con 40 nodi di vento o appeso a una parete di ghiaccio a 6000 metri secondo voi è normale?
La risposta, che condivido pienamente la da Matthieu Ricard, monaco buddista di origine francese:
“La felicità è il principale oggetto delle nostre aspirazioni, indipendentemente dal nome che le diamo: pienezza, soddisfazione, serenità, saggezza, gioia di vivere o pace interiore e dal modo in cui andiamo alla sua ricerca che può essere: creatività, giustizia, altruismo, sforzo entusiastico, realizzazione di un progetto!”
Il mondo delle capre mi apre le finestre su altri mondi misteriosi.




Il ciliegio è in fiore e aspetta le api….a proposito sto pulendo, raschiando e restaurando le arnie che ho preso di seconda mano da un’amica e anche da questo inizio a capire come lavorano.







Sembra Cuba, in realtà è una piccola oasi di poesia a Borgosesia in perfetto stile wabi sabi. Per quanto riuscirà ancora a sopravvivere? 




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